Carola Golia Artista

Carola Golia è un’artista con la pittura nel sangue

Biografia e Formazione

Nasce a Milano il 19 maggio 1965 e sin da bambina sceglie il disegno e la pittura per la “necessità” espressiva di tradurre sulla tela le sue sensazioni e i suoi stati d’animo.

Sposata e madre di 2 figli, ha alle spalle una formazione artistica e una specializzazione in ”illustrazione e fumetto” alla scuola del Castello Sforzesco di Milano. Muove i primi passi nel mondo della grafica pubblicitaria iniziando così un percorso che successivamente la porta a scoprire la pittura e a farne la sua attività principale.

Così la descrive Paolo Meneghetti, critico e filosofo dell’estetica: 

Carola Golia dipinge in modo tale che la pittura astratta di matrice geometrica (cara a Kandinsky) vada a raggiungere la forma più tipicamente figurativa. Per certi versi, storicamente parlando, notiamo un’idea cara al cubismo orfico.
La metafora della “perfezione” cui il cerchio idealmente rimanda qui racchiude in se stessa una dimensione organica della realtà. D’altro canto la figura astratta (totalizzante) del cerchio si tramuta in quella più dinamica (distinguente) della spirale. Nel contempo il colore è steso per campiture curvilinee, quasi ad ogiva. Una sorta di “arcobaleno tonale“ in cui pare che misticamente l’uomo sappia fondersi col suo mondo di vita. Una sensibilità che artisticamente parlando permette a Carola Golia di coniugare al meglio l’estetica dell’astrazione con quella più tipicamente figurativa.

Paolo Meneghetti

Così la descrive Paolo Meneghetti, critico e filosofo dell’estetica: 

Carola Golia dipinge in modo tale che la pittura astratta di matrice geometrica (cara a Kandinsky) vada a raggiungere la forma più tipicamente figurativa. Per certi versi, storicamente parlando, notiamo un’idea cara al cubismo orfico.
La metafora della “perfezione” cui il cerchio idealmente rimanda qui racchiude in se stessa una dimensione organica della realtà.  D’altro canto la figura astratta (totalizzante) del cerchio si tramuta in quella più dinamica (distinguente) della spirale. Nel contempo il colore è steso per campiture curvilinee, quasi ad ogiva. Una sorta di “arcobaleno tonale“ in cui pare che misticamente l’uomo sappia fondersi col suo mondo di vita. Una sensibilità che artisticamente parlando permette a Carola Golia di coniugare al meglio l’estetica dell’astrazione con quella più tipicamente figurativa.

Paolo Meneghetti